Scuola, un intreccio di relazioni

Il Fatto Quotidianodi Patrizia Mattioli
Poi ci sono i genitori che oggi funzionano meglio come “base sicura” che come educatori guardiani dei valori d’appartenenza, come invece erano i genitori di qualche tempo fa.
Ricoprire nuovi ruoli non significa semplicemente che i genitori di oggi fanno cose diverse da quelli di ieri, ma che non hanno modelli di riferimento con cui identificarsi, come invece accadeva in passato, perciò affrontano i loro compiti provando e riprovando, andando per tentativi ed errori.

L’identità genitoriale ne risulta più incerta e fragile e questo condiziona il rapporto con gli insegnanti e con la scuola dato il rischio sempre percepito di essere valutati sul progetto educativo portato avanti con i figli. Il modo di essere dei figli rappresenta una specie di esame per i genitori, la prova dell’adeguatezza/inadeguatezza della loro funzione genitoriale.

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