Ma i nativi digitali sono “illetterati digitali”: ecco il ruolo della Scuola


di Vittorio Midoro (dirigente di ricerca CNR)
I ragazzi nati e cresciuti in una società digitale mostrano padronanza nell’uso dei dispositivi per svolgere un’infinità di attività, realizzano e condividono foto e video, messaggi, post e email, ma questo non basta per farne dei media literate.

È difficile che i ragazzi imparino informalmente le tecniche del design, i modi di progettazione, il pensiero computazionale e il coding, che richiedono capacità di astrazione, pensiero strutturato, pensiero divergente e un corpo di conoscenze teoriche e pratiche, difficili da acquisire informalmente. Sfruttando le conoscenze acquisite informalmente, la scuola dovrebbe aiutare i ragazzi a sviluppare queste abilità fin dai primi livelli scolari e non solo perché ciò rende i ragazzi produttori e non solo fruitori, ma anche perché in tal modo si sviluppano creatività, capacità di astrazione e di problem solving.

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