Il principio del “terzo click”
Grossolanamente possiamo distinguere due grosse categorie di utenti della rete (quindi non solo i nativi digitali): quelli dominati dal “click” (o quelli che subiscono il ‘click’) e quelli che usano strumentalmente il “click”.
I primi sono essenzialmente i nativi digitali mentre i secondi sono i migranti digitali con una cultura sostanzialmente pre-digitale, gutemberghiana.
Cosa può misurare questa dipendenza dalla rete? Semplice, il “principio del terzo click”. Semplice, perché questo principio, per gli addetti ai lavori, è scontato.
Il principio del terzo click afferma che se al terzo click non hai trovato quel link che ti serve (o l’informazione che cerchi) allora – attenzione – aumenta il rischio dipendenza dalla rete. La dipendenza è costituita dal bisogno di continuare a cliccare, nonostante la rete conduca ad altro, nella speranza di trovare quel che serve o l’oggetto del nostro desiderio. Come spesso capita a tutti, ci si ritrova, molto tempo dopo, su pagine web assolutamente lontane e diverse dal nostro bisogno iniziale e orientate verso tutt’altra cosa.
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