I pentiti della Silicon Valley: «Abbiamo creato la dipendenza da smartphone»

Corriere della Seradi Michela Rovelli
I «frontmen» delle più grandi società, da Facebook a Google, raccontano le meraviglie della tecnologia. Ma i dipendenti cominciano a ricredersi, da chi ha inventato il tasto «like» a chi ha ideato il sistema «Pull-to-refresh»

Tutto passa dallo smartphone, oggetto di cui ormai non possiamo più fare a meno.
Una vera e propria droga. Ci ritroviamo a controllare in modo ossessivo il telefono per vedere se abbiamo ricevuto notifiche, una qualche reazione o se la nostra bacheca ha qualche post nuovo da mostrarci. Lo tocchiamo, in media, 2.616 volte al giorno.

La tecnologia è (anche) una droga, che distrugge la nostra attenzione verso il mondo «offline» quello reale. E di questo ne sono convinti i protagonisti di un lungo reportage pubblicato sul Guardian. Ingegneri, designer, manager.

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