Autonomia differenziata: la scuola regionale conviene agli studenti di Veneto e Lombardia?
Finora hanno protestato i sindacati, che vedono a rischio l’unità del sistema educativo nazionale e le regioni del Sud che temono tagli di fatto ai fondi per la scuola. La gaffe del ministro Bussetti ad Afragola non ha aiutato.
Poco si sa del testo messo a punto dalla ministra Lezzi (testo che dovrà poi passare al voto in Parlamento a maggioranza qualificata) ma quel che sembra certo è che la scuola diventerà regionale.
Non i programmi perché sarebbe incostituzionale, ma gli insegnanti. Quelli nuovi soltanto perché sarebbe troppo complicato e giuridicamente rischioso «spostare» alla Regione chi è già in servizio, magari da molti anni, come dipendente dello Stato.
La retorica dei governatori in queste settimane si affida a due messaggi principali: basta insegnanti che vengono da altre regioni (leggi il Sud), sì a stipendi più alti agli insegnanti veneti o lombardi. Ma la scuola regionale conviene alla scuola (leggi: studenti, professori, famiglie) di Veneto e Lombardia?
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