R0 e Rt spiegati in modo semplice (anche per Giulio Gallera)

Per capire meglio se e come l’epidemia di Covid-19 sta cambiando, in Italia e negli altri paesi, gli scienziati utilizzano diversi numeri importanti.
Fra questi c’è R0, il tasso netto di riproduzione, che è il numero medio di persone che ogni malato può contagiare e che, dato che si misura all’istante iniziale, non tiene conto dell’evoluzione dell’epidemia.
E poi c’è Rt, il tasso di riproduzione che varia col tempo e che invece tiene conto dell’evoluzione della trasmissione del virus (di fatto fotografa a un certo tempo dell’epidemia il numero medio di persone che ognuno può contagiare).

(foto: imaginima via Getty Images)

R0 e Rt misurano di fatto lo stesso numero, ciò che cambia è il tempo in cui viene fatta la misura (all’inizio o durante l’epidemia).
In pratica, Rt è il parametro che gli epidemiologi utilizzano per valutare la diffusione del virus e monitorare l’epidemia.

In generale, avere un Rt pari a 0,51 vuol dire, facendo una proiezione, che su un campione statistico di 1000 malati, in media questi probabilmente contageranno circa 510 persone. Ma queste sono stime statistiche e il parametro Rt deriva da una media all’interno di un vasto campione: il contagio avviene sempre da singolo a singolo.

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 martedì 26 Maggio - 2020
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