Primo giorno di scuola, dai banchi alle mascherine: cosa ha funzionato e cosa no

Tra le cose che non hanno funzionato ci sono sicuramente gli ingressi scaglionati da più cancelli e con orari diversi per gli studenti: sono stati numerosi i casi di assembramento davanti agli istituti.

Altro punto critico è quello dei banchi: non tutti gli istituti sono stati dotati in tempo dei banchi singoli, necessari per il corretto rientro in classe in sicurezza da parte degli alunni.

Primo giorno di scuola, dai banchi alle mascherine: cosa ha funzionato e cosa no

Diversi i casi in cui, nonostante fosse tutto pronto per la ripartenza dal punto di vista dei materiali e delle disposizioni anti-Covid, gli alunni non hanno potuto ricominciare perché senza professori.
Proprio la mancanza degli insegnanti di sostegno è stato uno dei punti deboli nel giorno della riapertura: diversi i casi (Roma, Pisa, Milano) di bambini costretti a tornare a casa perché senza insegnante di sostegno.

Non tutto però può essere classificato come negativo: i trasporti, uno dei grandi temi della vigilia, hanno funzionato piuttosto bene un po’ in tutto il Paese.
Garantita la sicurezza di tutti gli alunni.
Positiva anche la distribuzione del materiale necessario per affrontare le lezioni in sicurezza: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha fatto sapere in serata che “sono state fornite gratuitamente 136 milioni di mascherine chirurgiche nelle scuole di tutta Italia e, inoltre, 445mila litri di gel igienizzante”.

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 martedì 15 Settembre - 2020
Scuola
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