I prof di religione vogliono il voto, assunzioni e una loro classe di concorso

La Tecnica della Scuoladi Alessandro Giuliani
Lunedì 21 giugno, una rappresentanza di docenti di religione cattolica ha protestato davanti al Miur per mancate assunzioni e scarsa considerazione.
Ad organizzare il sit in è stato il sindacato Snadir, sostenendo che ormai è in atto una “progressiva azione di marginalizzazione dell’insegnamento della religione derivante dalla nefasta legge 107/2015”.

Ma non solo, perché “nelle ultime disposizioni ministeriali l’insegnamento di religione è considerato sempre più un ‘corpo estraneo’ della scuola, dato che è stato escluso dall’organico dell’autonomia…

Lo Snadir coglie l’occasione per ribadire la richiesta più volte inoltrata “al Miur dell’istituzione di una classe di concorso per l’irc e l’introduzione della valutazione numerica dell’irc al pari degli altri insegnamenti”.
L’ultima doppia richiesta, esprimere il voto alla pari degli altri docenti del consiglio di classi, non è nuova. Ma il ministero dell’Istruzione sinora non mai preso in considerazione la richiesta.

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