Scuole: no alle impronte digitali per professori e personale amministrativo

Newsletter del 17 settembre 2013

Il Garante, intervenuto a seguito di segnalazioni e notizie di stampa, ha detto no all’uso generalizzato delle impronte digitali perché eccedente e sproporzionato rispetto allo scopo perseguito dalle scuole di controllare le presenze sul posto di lavoro e contrario quindi ai principi di liceità, necessità e non eccedenza stabiliti dal Codice.

Come più volte precisato dal Garante, infatti, l’impiego di dati così delicati può essere ritenuto lecito solo in  specifici casi: ad esempio, per accedere ad aree aziendali riservate in cui si svolgono particolari attività o a imprese collocate in zone a rischio.

Fonte: Garante per la protezione dei dati personali

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 martedì 17 Settembre - 2013
Scuola