Scuola, stipendio tagliato ai precari: il Tesoro non paga le ferie
Tutto nasce dalla legge sulla Spending review varata dal governo Monti, nel 2012, che ha previsto la non monetizzazione delle ferie maturate per il personale del pubblico impiego.
Per i docenti di ruolo gli effetti di questa norma sono nulli: per loro le vacanze arrivano regolarmente con la chiusura estiva delle scuole, e le mensilità di retribuzione restano sempre dodici più tredicesima.
Diverso è il caso dei precari con contratto a dieci mesi. Per loro il rapporto di lavoro si interrompe ogni anno a luglio e agosto per poi riprendersi a settembre. Questo diverso meccanismo di calcolo delle ferie si traduce dunque in un taglio consistente dello stipendio. E quel taglio si fa sentire tutto a dicembre, il mese in cui veniva normalmente erogato il pagamento
delle ferie maturate l’anno prima.
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