Scuola digitale, mancano wifi e banda larga. E tra Nord e Sud c’è un abisso

Corriere della Seradi Valentina Santarpia
I device non mancano, anzi sono praticamente raddoppiati rispetto a 12 mesi fa…
Il problema vero riguarda la connessione. Il 33% degli studenti non riesce a connettersi dalla propria scuola, il 31% deve accontentarsi di una connessione via cavo LAN, cioè «fisica», il 13% deve accontentarsi della connessione presenti in alcune aree comuni della scuola, perché il wifi non è abbastanza potente da coprire tutto l’istituto. Tra l’altro a una velocità che il 16% giudica scadente e il 26% discreta.

I docenti digitali sono sempre di più: in circa 7 classi su 10 i docenti utilizzano materiali trovati online (foto, video, presentazioni, articoli, ecc.) per approfondire le lezioni…

Al Sud la situazione è più drammatica: il 52% degli studenti è ancora costretto a seguire lezioni esclusivamente di tipo tradizionale. I ritardi e le lentezze non riguardano solo gli strumenti, ma anche l’uso degli strumenti: solamente il 48% degli intervistati (l’82% al Sud) dice che il proprio istituto ha organizzato corsi sull’uso dei programmi di produttività, sul coding, e così via ma.

Va leggermente meglio in tema di cittadinanza digitale (cos’è il cyberbullismo e come affrontarlo, come difendersi dalle truffe online, ecc.): la percentuale di lezioni dedicate all’argomento qui sale al 62% (ma al Sud non va oltre il 25%). Alla fine, però, appena il 28% del campione dice di aver arricchito il proprio bagaglio di conoscenze digitali proprio grazie alla scuola; un altro 28% giusto su qualche aspetto; il 44% poco o niente.

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