Cara ministra Azzolina, non temere di perdere una sfida politica: chiudi tutto prima che sia tardi!

Nulla può sostituire la didattica in presenza. Ma questo non è il momento per intestardirsi, per vincere alcuna sfida politica.
Diciamolo con franchezza: le mascherine si portano ma il distanziamento, nella maggior parte dei casi, è un’ipocrisia.

Cara ministra Azzolina, non temere di perdere una sfida politica

Il problema semmai è: siamo pronti a tornare a fare lezioni da casa?
La Dad non è un mostro. Non è Satana. Chi sa fare lezione in classe la sa fare anche davanti ad uno schermo.

Dobbiamo dirci con franchezza che, purtroppo, tra qualche settimana potremmo aver bisogno di ricorrere alla didattica a distanza anche nella scuola del primo ciclo. Potrebbe essere un’azione preventiva da usare per uno o due mesi per verificare poi la curva dei contagi.

Non lo possiamo escludere e dobbiamo usare questo tempo per prepararci a un’eventuale nuova sfida educativa. Non è del tutto vero che i bambini non usano i trasporti pubblici: nelle grandi città non si muovono a piedi. Ogni giorno migliaia di maestri e maestre, professori e professoresse delle medie devono usare i mezzi pubblici per raggiungere le scuole: è un rischio che non possiamo correre.

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