Come si diventa insegnante in Europa

Se da una parte si riconosce universalmente agli insegnanti il loro ruolo cruciale che si evolve con l’insorgere di nuove esigenze, aspettative e responsabilità, dall’altra si assiste anche, ormai da un po’ di anni, a una crisi professionale piuttosto importante, che vede sistemi scolastici sempre più in difficoltà nel reclutare insegnanti motivati e competenti.

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Nella maggioranza dei paesi europei, la professione docente attrae, infatti, sempre meno giovani e ne perde altri già formati. Molti sistemi educativi stanno già soffrendo di significative carenze di docenti (in particolare per le discipline STEM e per il sostegno agli studenti con bisogni speciali, oltre che in specifiche aree geografiche).

Questa problematica riguarda ben 35 sistemi educativi in Europa (otto di questi, tra cui anche l’Italia, soffrono sia di carenze che di eccesso di offerta).

A tutto ciò si aggiunge, nel nostro paese, anche il problema del precariato: ossia, pochi docenti giovani e quasi tutti precari. Sotto i 35 anni ben il 78%, ma anche tra i 35 e i 49 anni, la percentuale dei docenti precari è sempre piuttosto alta, del 32%.

Questo dato cosa ci dice? Certamente che il processo di reclutamento, o più in generale le procedure di accesso alla professione docente, i cui meccanismi dovrebbero essere fortemente interconnessi alla formazione iniziale, sono un nodo problematico nel nostro paese.

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 martedì 26 Aprile - 2022
Scuola
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