Workation, la nuova dimensione emotiva dello smart working
Esploso nel 2020 come novità destinata a durare lo spazio di poco tempo, il workation – neologismo formato dall’unione delle parole work e vacation – ha invece trasformato completamente il concetto di smart working, unendo il lavoro alla vacanza e seguendo un trend in crescita che negli ultimi tre anni ha subito continue evoluzioni e adattamenti.
In questo caso, però, alcune aziende si sono dimostrare lungimiranti, prevedendo un periodo di workation in località diverse dal “solito” co-working e in contesti turistici dove la natura la fa da padrone.
Quale può essere allora un buon lavoro? Certamente quello che regala la giusta dimensione emotiva e ci aiuta a ritrovare un equilibrio nella nostra piramide dei valori, permettendoci di fare pace dentro di noi per tornare ad appassionarci a ciò che molti definiscono noiosa routine. E dalla quale, spesso, non vedono l’ora di fuggire.
Ferruccio de Bortoli lo descrive sotto una luce nuova e non banale: il lavoro, dice, “non è più un tempo sottratto alla vita, alla libertà individuale e collettiva, ma il suo complemento, la sua realizzazione”.
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