Coronavirus, lavoratori fragili: per i Ministeri l’età avanzata non basta

Non basta l’età avanzata per essere considerati “lavoratori fragili”.
È quanto si legge in una circolare dei ministeri della Salute, del Lavoro e delle Politiche sociali.
“La maggiore fragilità nelle fasce di età più elevate della popolazione va intesa congiuntamente alla presenza di comorbilità – ovvero alla coesistenza di più patologie – che possono integrare una condizione di maggiore rischio”, afferma il documento.

Coronavirus, lavoratori fragili: per i Ministeri l'età avanzata non basta

Nel documento si legge inoltre che in aggiunta a queste patologie, sono state riscontrate altre a carico del sistema immunitario e oncologiche non necessariamente correlabili all’aumentare dell’età.

Ecco perché, secondo la circolare, il concetto di fragilità “va individuato in quelle condizioni dello stato di salute del lavoratore rispetto alle patologie preesistenti che potrebbero determinare, in caso di infezione, un esito più grave o infausto”.

“Non è dunque rilevabile – conferma un altro passaggio – alcun automatismo tra le caratteristiche anagrafiche e di salute del lavoratore e la eventuale condizione di fragilità”.

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 sabato 5 Settembre - 2020
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